Il Villaggio dell’accoglienza

terreno confiscato mafia

Nel 2013 il Comune di Bari ha assegnato all’AGEBEO (Associazione Genitori Bambini Emato-oncologici) un terreno confiscato alla mafia sul quale l’Associazione ha progettato di costruire il “Villaggio dell’Accoglienza”, un centro in grado di coniugare l’ospitalità a prestazioni di carattere sanitario, socio-sanitario e riabilitativo, nel rispetto del modello organizzativo del servizio sanitario regionale.

L’Associazione ha presentato a Trenta Ore per la Vita un progetto per la realizzazione di uno dei lotti all’interno del Villaggio.
L’edificio, composto da due piani, ospiterà tre mini appartamenti per i piccoli pazienti e le loro famiglie. In fase di progettazione, grande attenzione è stata rivolta all’autosostenibilità energetica dell’edificio, predisponendo una copertura di 49 pannelli fotovoltaici capaci di coprire il consumo elettrico dei tre alloggi.

Obiettivo

Quando si ammala un bambino di tumore, si ammala tutta la famiglia. La malattia incide infatti fortemente su tutto il nucleo familiare sia dal punto di vista psicologico che economico. Uno dei due genitori è spesso costretto a lasciare il lavoro per poter accompagnare il figlio malato nel lungo percorso delle cure; a questo si aggiunge spesso la lontananza dai centri specializzati e l’inevitabile distacco da casa, da amici e parenti. L’obiettivo di questo progetto è di ridurre l’ospedalizzazione dei bambini permettendo loro di vivere la quotidianità in un luogo familiare, al di fuori dal reparto. Ritrovare i propri spazi ed i propri tempi aiuta i piccoli pazienti a ridurre al minimo lo stress psicofisico derivante dalla patologia e dai lunghi tempi delle terapie, consentendogli, al momento stesso, di continuare le terapie in un contesto di controllo sanitario costante.

Con il “Villaggio dell’Accoglienza” faremo sentire i piccoli malati sempre a casa, anche lontano da casa.

L’Associazione beneficiaria

L’associazione nasce nel 1990 ed è intitolata alla memoria di Vincenzo, figlio del presidente Michele Farina . Nata grazie all’iniziativa di un gruppo di genitori che con i propri figli hanno vissuto la dolorosa esperienza della lotta alla leucemia e al tumore infantile, si pone l’intento di migliorare la difficile condizione del minore malato e della sua famiglia. Opera presso la Pediatria Emato-Oncologica “F.Vecchio” dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari.


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