Calza Befana, i consigli per giocattoli e dolci sicuri

La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il cappello alla romana, viva viva la befana”. Chi non conosce la nota filastrocca della Befana, l’anziana signora che la notte tra il 5 e il 6 gennaio vola, a bordo della sua scopa, sopra i tetti delle case e calandosi dai camini riempie le calze, lasciate appese dai bambini, di dolci e doni per i più buoni, carbone per i più cattivi.

Impossibile rinunciare a tali leccornie, ma scegliere di riempire la calza con alimenti di qualità e sicuri per i vostri bambini si può. Come? Abbiamo raccolto i consigli di 5 medici coinvolti nel progetto sulla diffusione delle manovre di disostruzione pediatriche, anche tramite un corso online per imparare le manovre di disostruzione pediatriche in un modo nuovo: rimanendo comodamente a casa propria, direttamente dal proprio computer o tablet.

Befana calzaIl primo consiglio è quello di regalare una calza adatta all’età del bambino. Ciò significa rispettare sempre le avvertenze presenti sui giocattoli, un passaggio che spesso i genitori dimenticano di fare. “È necessario controllare sempre che non vi siano piccole parti staccabili che possono essere inalate o ingerite”, avverte il prof. Dario Gregori dell’Università di Padova. “Bisogna inoltre fare molta attenzione alle batterie a bottone e calamite, se ingerite possono causare gravi lesioni”, insiste Gregori, promotore del progetto europeo Susy Safe, un registro per la sorveglianza delle lesioni da corpo estraneo, nei bambini dai 0 ai 14 anni.

Passando agli alimenti, non esiste calza senza carbone. Il dolce per eccellenza dell’Epifania, noto anche come “zucchero roccia”, non è altro che un concentrato di zuccheri. “Quindi non è indicato dal punto di vista nutrizionale”, commenta il Dottor Marco Gucci, pediatra esperto in alimentazione del bambino. “Inoltre, la forma e la consistenza del carbone possono essere causa di ostruzione delle vie aeree”, aggiunge Gucci.

Quanto al cioccolato, anche in questo caso valgono poche e semplici avvertenze. “Nel riempire la calza – ammonisce il Dottor Alberto Ferrando, pediatra di famiglia e presidente della Associazione pediatri liguri – bisogna tenere a mente che il cioccolato non deve essere assolutamente somministrato ai bambini intolleranti perché contiene sostanze che liberano istamina come avviene con le fragole e i pomodori; ai bambini sotto i tre anni che soffrono di cefalea, poiché per il suo contenuto di acido ossalico sottrae calcio all’organismo con azione quindi rachitogena”.

La cioccolata si accompagna spesso con noci, noccioline e arachidi, tutti alimenti pericolosi perché i loro frammenti molto spesso vengono aspirati e possono finire nei bronchi o nei polmoni causando polmonite e altre lesioni. “È meglio non dare questi alimenti a bambini molto piccoli, ma attenzione a non demonizzare alcuni alimenti. Bisogna imparare a somministrarli con modalità diverse per età», è l’avviso del Dottor Marco Squicciarini, medico esperto presso il Consiglio Superiore di Sanità per le tecniche rianimatorie con particolare riferimento alla rianimazione cardio-polmonare pediatrica. «Per questo cerchiamo di diffondere la cultura attraverso corsi e formazione”, sottolinea Squicciarini.

In più l’allergia alla frutta secca come arachidi, mandorle, noccioline e noci è oggi una delle più diffuse sin dai primi anni di vita e può manifestarsi anche in reazioni molto gravi. Per questo il suggerimento del Dottor Francesco Pastore, pediatra di famiglia, è quello di “non sottovalutate il rischio allergia da frutta secca, ma anche cioccolato oltre a coloranti e conservanti possono provocare manifestazioni allergiche, soprattutto se consumati in grandi quantità”. Attenzione poi “alle manifestazioni allergiche che possono riguardare la cute e l’apparato gastrointestinale”, precisa Pastore.

Attenzione poi a tutti i tipi di dolciumi che hanno la forma sferica o circolare simile a quella delle biglie, perle, palline come le caramelle e i lecca lecca, questi infatti possono aumentare il rischio di soffocamento nel bambino. Un rischio serio, a volta anche fatale, se si considera che ogni anno in Italia muoiono ancora troppi bambini per l’ostruzione delle vie aeree.

Infine tutti e cinque i medici concordano sul diffidare “delle calze preconfezionate, di scarsa qualità e dubbia provenienza”. “Orientatevi su calze piene di prodotti della tradizione italiana saporiti e genuini. Ben venga, quindi, la tradizionale calza ma che sia di qualità”, è il loro consiglio.

Fonte: HuffPost

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