La cucina, si sa, è il luogo d’incontro per eccellenza delle nostre case: intorno alla tavola si riuniscono la famiglia e i nostri amici per festeggiare o anche solo per mangiare in compagnia. Questa regola non scritta può valere quasi sempre, anche quando ci si trova nella terribile situazione di assistere il proprio figlio malato di tumore lontano da casa.

Con questa consapevolezza bene impressa nasce il ricettario “Il mondo nella cucina di Peter Pan”, una raccolta dei piatti preparati dalle mamme, provenienti da tutto il mondo, che sono ospitate nelle Case di Peter Pan, perché anche preparare un pranzo o una cena sono elementi fondamentali che garantiscono la quotidianità dei piccoli pazienti.

Come racconta il presidente onorario dell’Associazione Peter Pan, Maria Teresa Fasanelli, nella cucina della casa di accoglienza i fornelli sono inseriti in un’isola centrale, che permette durante la preparazione delle pietanze di stare uno di fronte all’altro in modo da fare rapidamente conoscenza, attraverso uno scambio di ricette o consigli di cucina.

Gli ospiti della casa famiglia, persone provenienti da tutto il mondo che vivono un momento di grande stress emotivo, sono così incentivati a creare rapporti, a fare rete e a condividere i tempi e gli spazi della cucina e della tavola. L’esperienza del cibo serve tanto al corpo quanto allo spirito: la tensione si allenta man mano che le battute si susseguono, e un buon bicchiere di vino fa nascere anche qualche risata. Tutte questi piccoli momenti di convivialità non sono per niente banali, ma anzi diventano per i piccoli pazienti e i loro genitori terapeutiche: calmano, rasserenano, aiutano a dormire più sereni e a recuperare le energie necessarie per affrontare le battaglie di domani.