“Trenta Ore per la Vita” sta per tornare in tv, dal 13 al 19 aprile sulle reti RAI e dal 20 al 26 aprile su La7, per raccogliere fondi per il progetto Home in favore dei bambini malati di tumore. Questo è, per il secondo anno consecutivo, il progetto 2015 dell’Associazione Trenta Ore per la Vita, che si avvale, come sempre, dell’infaticabile socio fondatore e testimonial Lorella Cuccarini.
In Italia ogni anno circa 1.700 bambini (cinque al giorno) e 400 adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche e il dato è in aumento. I tumori colpiscono non solo i bambini, ma anche le loro famiglie; così per seguire i piccoli malati le famiglie colpite da questo dramma sono spesso costrette a spostarsi in regioni diverse visto che non in tutto il territorio italiano sono presenti centri di riferimento o reparti specializzati in oncoematologia pediatrica. Ogni anno infatti sono più di 2000 le famiglie accolte all’interno delle case accoglienza per un totale di quasi 100mila pernottamenti.
La campagna di “Trenta Ore per la Vita” – Progetto HOME – nasce proprio dall’esigenza di aiutare queste famiglie a restare unite, anche nella difficoltà del momento assicurando loro ciò di cui hanno davvero bisogno: una casa lontano da casa – questo è il senso del progetto Home – perché quando si ammala un bambino si ammala l’intera famiglia.
Per l’edizione 2015 sono previste quattro tipologie d’intervento:
- ristrutturazione di un reparto ospedaliero: si tratta del reparto di ematologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma e l’Unità Operativa di Radioterapia Pediatrica dell’AUO San Giovanni e Ruggi d’Aragona di Salerno;
- realizzazione di due case si accoglienza per le famiglie di bambini malati di tumore, la “Casa di Fausta” a Modena e la “Casa di Alice” a Napoli;
- attuazione di due progetti di riabilitazione per bambini oncoematologici, uno a Firenze e uno a Milano;
- realizzazione di una rete video-diagnostica pediatrica in collaborazione con il Policlinico A. Gemelli (Roma).
Rispettando la pluriennale tradizione delle edizioni di “Trenta Ore per la Vita”, anche nel 2015 verrà sostenuto un progetto speciale: l’implementazione del reparto di maternità e neonatologia dell’Ospedale Saint Damien ad Haiti, il più grande ospedale pediatrico dei Caraibi.
Come sempre, Trenta Ore per la Vita non potrebbe impegnarsi nella realizzazione di tutti questi progetti senza i suoi donatori, più di un milione nel corso di venti anni di attività.
Anche quest’anno l’Associazione confida nel supporto e nella generosità dei suoi sostenitori. Insieme faremo la differenza.