Finalmente l’Italia esce dall’oscurantismo dei dati di un fenomeno troppo spesso trascurato, quello del maltrattamento dei bambini. Grazie ad una richiesta dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Terre des Hommes e Cismai realizzano la prima indagine nazionale epidemiologica del caso.
Maltrattamento dei bambini, i dati del fenomeno
Sono oltre 91mila i minorenni maltrattati seguiti dai servizi sociali nel nostro Paese. Rispetto al totale dei bambini e adolescenti assistiti, i minorenni presi in carico per maltrattamento sono più numerosi al Sud e al Centro (rispettivamente 273,7 e 259,9 ogni mille) contro i 155,7 casi al Nord. Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri. Questa la fotografia di un disagio minorile scattata dalle due organizzazioni per la tutela dell’infanzia.
“Un lavoro – secondo quanto sottolineato da Vincenzo Spadafora, Garante Nazionale per l’infanzia e l’Adolescenza – che fornisce una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire l’entità del fenomeno, la sua distribuzione geografica sul territorio, le specificità, i terreni di coltura significa poter dare risposte adeguate. Significa anche poter avanzare proposte concrete a Governo e Parlamento al fine di arginare il più possibile questa realtà violenta nei confronti di chi ha meno di 18 anni. L’Authority che presiedo ha voluto questo prezioso lavoro di monitoraggio e ricerca”.
A chiusura dell’indagine sul maltrattamento dei bambini i promotori hanno formulato 5 raccomandazioni per il Governo e la Conferenza delle Regioni:
1. Istituire un sistema informativo nazionale permanente di raccolta dati sul maltrattamento e promozione di banche dati sul fenomeno;
2. istituire un organismo di coordinamento interistituzionale sul maltrattamento e promuovere un piano nazionale di contrasto, prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia
3. adottare delle linee guida nazionali sulla prevenzione e protezione della violenza sui bambini e adolescenti
4. armonizzare gli strumenti per rilevare precocemente il maltrattamento sui bambini
5. attribuire le risorse necessarie per l’attuazione delle misure di contrasto, prevenzione e cura da destinare alle amministrazioni nazionali, regionali e comunali competenti.