Federica, una piccola guerriera

Sono Rebecca la mamma di Federica, una bambina di 15 mesi, solare, estroversa e vivace come tutti i bambini della sua età.

Un giorno la nonna si accorge che Federica ha i linfonodi gonfi e decide di portarla dalla pediatra, la quale conferma che ha anche la milza ingrossata e ci consiglia degli esami più accurati.

La notte stessa all’ospedale di Lanciano ci comunicano che la mattina seguente sarebbe stata trasferita a Pescara nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica. La diagnosi: Leucemia Mieloide acuta.

In quel momento tante, forse troppe emozioni hanno preso il sopravvento: nessuno di noi poteva mai immaginare che una bambina di soli 5 mesi potesse essere malata di Leucemia.

Siamo entrati in un tunnel buio e pieno di paure e l’unico spiraglio di luce l’abbiamo trovato quando ci hanno parlato di AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici), che da subito è stata per noi una seconda famiglia. Ci ha donato un sostegno quando non sapevamo dove trovarlo, un sorriso quando eravamo tristi, una spalla su cui piangere quando ne avevamo bisogno. La cosa più importante è stato l’amore che ci hanno trasmesso attraverso un piccolo gesto: ci hanno messo a disposizione un alloggio nella “Casa Famiglia Trenta Ore” di Pescara da loro gestita, dove potevamo riposare all’occorrenza, occuparci della biancheria e preparare un piatto caldo.

Da quel giorno Federica ha affrontato 4 cicli di chemioterapia senza mai abbattersi e sempre con il sorriso sulla bocca, quel sorriso che ha fatto innamorare infermieri e medici, fino ad arrivare alla remissione totale.

Per guarire del tutto però aveva bisogno di un trapianto di midollo osseo. Dal giorno del trapianto è iniziato il conto alla rovescia per la risalita dei valori e dopo 41 giorni, la dottoressa venne a darci la bellissima notizia: il pomeriggio stesso saremmo uscite. Era il 15 Giugno, il giorno del primo compleanno di Federica e nella “Casa Famiglia Trenta Ore” i volontari dell’AGBE avevano organizzato una festa di compleanno con tanti palloncini, giochi e una bellissima torta.

Dopo poco tempo però la malattia è tornata più forte di prima e abbiamo ricominciato il nostro percorso da capo. Oggi Federica ha completato i due cicli di chemioterapia e ci stiamo preparando nuovamente al trapianto: questa volta il donatore sarò io. Sono preoccupata ma Federica è una piccola guerriera che vincerà anche questa volta.

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