La testimonianza di Lara, tecnico che esegue gli elettroencefalogrammi, esame fondamentale per le persone con epilessia.
La speranza durante gli esami è sempre quella di registrare una crisi per poter ottenere diverso tipo di informazioni, in particolare il punto del cervello dal quale la crisi si scatena.
Che tu sia adulto o bambino, alto o basso, esile o corpulento… le crisi non scelgono chi sei e come sei fatto, se dormi o sei sveglio, se sei seduto o in piedi, arrivano e ti colgono spesso di sorpresa lasciando te e chi ti è attorno smarriti, talvolta impreparati.
Poter registrare, attraverso un elettroencefalogramma, una crisi epilettica nel momento in cui avviene, può aggiungere informazioni molto utili per la cura della malattia. Tuttavia, purtroppo, è una circostanza che capita raramente.
Lara, tecnico di neurofisiopatologia, racconta quanto può essere frustrante, a volte, mancare per pochi attimi la registrazione della crisi.
“La tua crisi è arrivata all’improvviso, si è impadronita di te lasciandoti a terra di fianco al tuo letto di degenza.
Io stavo salendo in reparto a prenderti per il monitoraggio video-elettroencefalografico, quando mi hanno telefonato…la crisi era arrivata. La mia speranza di poter registrare quel momento attraverso la mia attrezzatura ed ottenere le informazioni che il medico cercava, è svanita. Sono arrivata troppo tardi!
Con una forza impensabile sono riuscita a issarti da terra, caricarti in carrozzina e trasportarti in laboratorio; ero arrabbiata con me stessa per quei cinque minuti che ci hanno colto impreparati, purtroppo la crisi non ha orario.
Tuttavia, quel giorno, attraverso l’esame, sono riuscita comunque ad aggiungere un tassello alla tua storia Il resto lo hanno fatto i medici e la genetica: sei stato operato, non hai più crisi. Sei ad un passo dalla vittoria”.
E con te vinco anche io vedendo il tuo sorriso e quello dei tuoi familiari.