Forse molti conoscono l’Opera soltanto come istituto per orfani e ragazzi nel bisogno; sapete pure che il numero dei ragazzi residenziali, accolti in case famiglia o piccole comunità, con il passare degli anni si è molto assottigliato: infatti minori, ospiti nelle nostre case, sono circa un centinaio. Questo può aver creato in voi delle perplessità, pensando forse ad una decadenza delle finalità dell’Opera. Rispondo con le parole del Padre: “Chi pensa l’Opera solo un rifugio per gli orfani e per i bambini abbandonati ne ha un concetto molto ristretto.
L’orfanotrofio non è che una parte del suo programma, ma essa vuole dare vita a tutte quelle provvide istituzioni di istruzione, educazione, assistenza che fanno considerare l’Opera come vera casa del Padre celeste, scuola di vita, sacro rifugio a tutti i dolori e a tutte le miserie!”