Con la famiglia vicino, la malattia sembra un po’ più lontana
Ogni giorno, in Italia, 240 bambini* devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza di entrambi i
Nel settembre del 1994 nasceva “Trenta Ore per la Vita”: una manifestazione ideata e organizzata da Silvio Testi e promossa dall’Associazione Mille Ore per la Vita a favore dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Era un grande evento mediatico distribuito su tre reti televisive con trenta ore di diretta reale nello stesso studio articolate su quattordici programmi espressamente costruiti, un incredibile numero di testimonial e ospiti, duecento piazze attive nella organizzazione di eventi locali.
Ma la vera novità di Trenta Ore per la Vita non consisteva tanto nella struttura quanto nei contenuti. Perché con essa si introducevano per la prima volta delle regole che negli anni successivi sarebbero state adottate anche da molti altri soggetti del non profit per essere applicate su più ampia scala. Con Trenta Ore per la Vita, infatti, nasceva l’idea di una raccolta finalizzata alla realizzazione di progetti definiti, portati a conoscenza del pubblico in anticipo e nel dettaglio. Nel corso del programma si dava conto del raggiungimento di ciascuno di essi e se ne rendicontava al termine, anche visivamente, l’avvenuta realizzazione. Ed inoltre si offriva l’opportunità, fino ad allora mai concretizzata, per tante meritevoli ed importanti associazioni come AISM, AIL, LILT, Comunità di Sant’Egidio e tante altre, di stabilire un rapporto di conoscenza e di fiducia con le grandi platee televisive.
Erano i primi passi dell’Associazione, costituita in gran parte da professionisti della comunicazione e dello spettacolo, uniti dal desiderio di realizzare una modalità nuova di rapporto e di informazione tra le migliori realtà del non profit che desiderassero affacciarsi al mare aperto del pubblico generalista televisivo e chi invece volesse sostenere in modo attivo campagne di comunicazione sociale e raccolta fondi.
Con il cambiare del ruolo dello strumento televisivo nella società e con la nascita di nuovi mezzi di comunicazione di massa, social network in primis, Trenta Ore per la Vita ha sviluppato nuove forme di comunicazione, nuove campagne e un nuovo modo di comunicare con i donatori e potenziali donatori.
In questa sezione, ripercorriamo la storia delle nostre campagne nazionali di comunicazione e raccolta fondi, indicando anche le associazioni che ne hanno beneficiato e i progetti che abbiamo realizzato grazie al supporto dei nostri donatori.
Ogni giorno, in Italia, 240 bambini* devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza di entrambi i
Ogni giorno, in Italia, 240 bambini devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza dei i genitori, che non
Ogni giorno, in Italia, 240 bambini devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza dei i genitori, che non
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La campagna “Home” di “Trenta Ore per la Vita 2016” ha preso avvio all’interno dei palinsesti televisivi, radiofonici e multimediali RAI, La7 e Sky dal
La campagna “Home” di “Trenta Ore per la Vita” ha preso avvio all’interno dei palinsesti televisivi, radiofonici e multimediali RAI e La7 dal 13 al
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Nel 2012 la consueta settimana di sensibilizzazione sulle reti RAI si è svolta dal 9 al 15 aprile in collaborazione con Croce Rossa Italiana. Trenta
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Nel 2008, grazie alla positiva risposta e generosità dei donatori, è stato possibile acquistare e distribuire alle donne in gravidanza sieropositive, migliaia di “Kit di
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Nel 2004 “Trenta Ore per la Vita” è andata in onda per la prima volta sulle tre reti RAI, con la conduzione di Lorella Cuccarini,
Nel 2001 “Trenta Ore per la Vita” è tornata alla sua originale formula non stop dopo l’esperienza itinerante, a condurla è la sola Lorella Cuccarini.
La settima edizione per la prima volta dura sei giorni, diventando itinerante, toccando i teatri di diverse città: Bari, Salerno, Roma, Cesena, Padova per concludersi
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Condotta da Lorella Cuccarini, affiancata da Amadeus e Alessandro Cecchi Paone. Con la partecipazione di Maurizio Costanzo e Paolo Limiti. Hanno condotto le esterne: Federica
A condurre la maratona insieme a Lorella Cuccarini e a Marco Columbro sono stati Alessandro Cecchi Paone e Amadeus. Con la partecipazione di Maurizio Costanzo
Nel 1996 Lorella Cuccarini e Marco Columbro hanno condotto “Trenta Ore per la Vita” insieme a Red Ronnie e Cristina Parodi, con la partecipazione di
Conduttori della seconda edizione Lorella Cuccarini e Marco Columbro, affiancati da Red Ronnie. Con la partecipazione di Maurizio Costanzo. Dalle sedi televisive esterne hanno condotto
La prima edizione televisiva di “Trenta Ore per la Vita” è stata condotta da Lorella Cuccarini e Marco Columbro in diretta dallo studio 11 di