Il valore di un centesimo

Quanto vale un centesimo?

Secondo noi la risposta a questa domanda è tutt’altro che immediata e banale, come potrebbe invece giustamente sembrare.

Ci siamo interrogati su questo proprio in questi giorni. Perché? Ora ve lo raccontiamo.

In occasione del Natale appena trascorso l’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Colleferro ha scelto di sostenere il nostro Progetto Home raccogliendo donazioni in tutte le classi e, in aggiunta a questo, destinare a Trenta Ore per la Vita il ricavato del loro consueto mercatino di Natale. Una bellissima iniziativa che ha avuto un risultato straordinario: sono stati raccolti e donati ben € 5244,40!

Vi starete chiedendo: “Ok, ma che c’entra il valore di un centesimo? Avete raccolto ben più di quello!”

Ora ci arriviamo.

Qualche giorno dopo ci contatta Riccardo Monterisi, uno dei rappresentanti di istituto dei genitori dell’I.C. Margherita Hack, che è stato il principale promotore dell’iniziativa solidale a nostro favore. È stato lui, insomma, a proporre di sostenere il Progetto Home di Trenta Ore per la Vita in occasione delle attività natalizie della scuola e si è speso anima e corpo per la buona riuscita della raccolta.

Riccardo al telefono ci dice: “Nei prossimi giorni vengo a trovarvi in ufficio a Roma perché devo portarvi un centesimo. Infatti, a dire il vero, abbiamo raccolto € 5244,41.

Noi lo tranquillizziamo, gli diciamo che hanno fatto benissimo ad arrotondare e che non ci sarebbe stato alcun bisogno di venire fino a Roma per portarci un centesimo. Anzi: lì per lì abbiamo anche scherzato con lui sul suo “eccesso di trasparenza”. Ma Riccardo ha insistito, e ci ha detto “No no ve lo devo portare perché è un centesimo veramente speciale“. Questa affermazione ci ha un po’ confuso ma anche incuriosito.

Pochi giorni dopo, come promesso, Riccardo viene a trovarci a Roma e ci porta il centesimo che vedete qui sotto in foto.

A quel punto, come immaginate, la nostra curiosità ha raggiunto livelli altissimi e chiediamo a Riccardo spiegazioni sul centesimo e sulla sua bellissima presentazione. Riccardo inizia a raccontare:

Vedete… anche nella nostra città, ovviamente, ci sono famiglie che non se la passano molto bene. Alcuni genitori me lo hanno proprio detto, in confidenza, mentre proponevo questa iniziativa solidale per voi all’interno dei vari plessi. “Riccardo, l’iniziativa è bellissima e speriamo che abbia un grande successo. Ma noi quest’anno non riusciamo proprio a dare un contributo. Ci dispiace tantissimo.” Io, ovviamente, gli ho detto che non c’era alcun tipo di problema o di vergogna in questo: ognuno dà quel che può e se può. Qualche giorno dopo, mentre facevo il giro dei plessi per raccogliere i soldi che mano mano a loro volta i docenti stavano raccogliendo nelle varie classi, mi si avvicina una bambina, Chiara (nome di fantasia), che mi dice: “Riccardo, so che mamma e papà ti hanno detto che non possiamo partecipare, però a me per questi bambini malati dispiace veramente tanto e voglio fare qualcosa!” Si mette una mano in tasca e io sto per dirle di non farlo… Ma poi dalla tasca tira fuori un centesimo, me lo porge e mi dice “Ecco. Questo dallo a loro e digli che glielo manda Chiara.” A voi lo posso dire: ho fatto molta fatica a trattenere l’emozione in quel momento. L’ho ringraziata, poi in separata sede ho raccontato il tutto ai genitori (anche loro emozionati) e gli ho promesso che quel centesimo avrebbe avuto un valore estremamente enorme per noi e per voi.

In questa storia e nel gesto di Chiara c’è il cuore di Trenta Ore per la Vita. Ci sono tutti i nostri donatori. Ci siete voi.

C’è il perché siamo riusciti a realizzare più di 800 progetti in 30 anni di attività. C’è il senso reale della solidarietà e la ferma convinzione che unirsi per una causa faccia davvero la differenza nella vita delle persone. 

C’è un valore che supera (e di molto!) quello economico: il valore del sentirsi responsabili degli altri, del sentire che la sofferenza dei bambini e delle famiglie alle prese con una grave malattia, come nel caso del Progetto Home, riguardi anche noi e che è giusto, per ciò che ci è possibile, fare la nostra parte. Sia chiaro, anche il valore economico è importante perché è quello che dà sostanza alla solidarietà e fa sì che si creino progetti concreti e tempestivi per aiutare chi ha più bisogno…. ma da solo non basta.

Però adesso diteci: secondo voi quanto vale questo centesimo? Siamo sicuri che, arrivati a questo punto, anche voi avrete un po’ di difficoltà a rispondere a questa domanda perché, come noi, vi chiederete non più “quanto vale” ma piuttosto “quanto può valere”.

Ce ne stiamo accorgendo anche in questi giorni, in cui siamo ancora impegnati in eventi solidali: molte persone, per lo più bambini e bambine, si avvicinano al nostro banchetto con qualche monetina, quello che hanno in tasca. Per loro l’importante è contribuire, partecipare. È il gesto: affermare “quello che fate è importante e voglio fare anche io la mia piccola parte insieme a voi”.

Un nostro vecchio slogan, quello della maratona in TV del 2000, recitava: “Ogni aiuto è grande quando fiorisce. Ebbene, cara Chiara, ti promettiamo che anche il tuo fiorirà e diventerà qualcosa di veramente grande. 

E la stessa promessa la facciamo a tutti voi donatori e a tutti a quelli che vorranno sostenerci. Grazie!

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