La formazione del gusto comincia da piccoli

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Le norme nutrizionali più giuste ed appropriate, quelle che fonderanno la base degli stili alimentari dell’adulto, nonché la conoscenza del gusto del cibo, si apprendono proprio durante l’infanzia, ed in particolare nei primi due anni di vita.
Secondo una delle più note ed accreditate studiose di alimentazione infantile, ovvero la dott.ssa Irene Axelsson, infatti, nella vita di ognuno di noi esistono solo due grandi rivoluzioni alimentari, due soli punti in cui si decide tutto il nostro futuro destino, per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, due punti che sono vere e proprie rotture rispetto al “passato”… ed entrambi sono in età pediatrica!

La conoscenza del gusto

Il primo di questi punti di rottura è rappresentato dalla nascita: è questo il momento in cui, dopo 9 mesi circa di alimentazione per vena si passa per la prima volta ad un’alimentazione orale, rappresentata dal latte, sia esso materno, sia invece con un latte formulato (cosiddetta “alimentazione artificiale”).
Il secondo momento di stacco avviene a circa 6-7 mesi di vita, con il divezzamento: in questo processo, infatti, che dura circa 1 anno, si passa progressivamente da un’alimentazione esclusivamente lattea, monotona se si vuole, ad una diversificata sia per consistenza che per composizione che per stili. Sempre secondo la Axelsson, qualunque scelta alimentare si possa volontariamente compiere nelle epoche della vita successive, per quanto radicale essa sia, potrà mai rappresentare uno stacco tanto grande come le due che abbiamo citato.

Ma per un bambino nutrirsi non significa solo soddisfare una necessità biologica: è un momento ricco di valenze affettive, psicologiche e relazionali. Una corretta alimentazione, presupposto essenziale per una crescita armonica e ottimale, deve tener conto delle diverse fasi della vita, caratterizzate da esigenze nutrizionali e competenze fisiologiche e comportamentali in evoluzione.

Nella prima infanzia iniziano a strutturarsi i gusti e le abitudini alimentari che formeranno lo stile alimentare dell’età adulta, per cui coltivare corrette abitudini alimentari da parte di tutti i componenti della famiglia è fondamentale per indirizzare il bambino verso uno stile alimentare salutare. . Lo sviluppo delle abitudini alimentari è influenzato dalla struttura familiare, dal livello culturale e dalle interazioni familiari. Se la famiglia ha abitudini alimentari corrette e relazioni interpersonali positive, si svilupperanno stili alimentari e comportamenti alimentari corretti, senza eccessi, carenze e ribellioni.

E’ arrivata la bella stagione e la voglia di gelato aumenta! Ecco la ricetta per preparare il gelato alla vaniglia, che piacerà a tutta la famiglia, bambini di 6 mesi compresi! E che non comporta nessun rischio per la sicurezza dei bambini.

Gelato alla vaniglia

Età: da 6 mesi
INGREDIENTI PER 10 GELATI
800 G DI LATTE
1 STECCA DI VANIGLIA
8 ROSSI D’UOVO
250 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
800 G PANNA FRESCA
325 G LATTE CONDENSATO (1 BARATTOLO)

Preparazione

In un pentolino d’acciaio, porta il latte a bollore con la stecca di vaniglia precedentemente svuotata all’interno con un coltellino. Appena accenna il bollore spegni il fuoco.
Rompi le uova, aggiungi lo zucchero e, con una frusta, unisci il latte bollente, il contenuto della stecca di vaniglia, la panna fresca e il latte condensato.
A questo punto passa il tutto al setaccio e, a scelta, metti in una gelatiera con pastorizzatore, oppure cuoci a fuoco basso il composto fino al primo accenno di bollore e raffreddalo nel più breve tempo possibile, poi versalo nella gelatiera.
Il fatto di far raffreddare nel più breve tempo possibile è importante in quanto questo composto di uova e latte può facilmente essere attaccato dalla flora batterica.

Appena il gelato è pronto, toglilo dalla gelatiera e conservalo in un congelatore, in recipienti precedentemente puliti accuratamente, coperti con della pellicola trasparente.

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