I paesi coinvolti sono stati: Albania, Angola, Bolivia, Burundi, Cambogia, Egitto, Etiopia, Kosovo, Congo, Repubblica Dominicana, Sri Lanka, Sudan e Thailandia.
In particolare in Sri Lanka ci siamo interessati del recupero di bambini abusati e vittime del commercio sessuale e dei bambini colpiti dallo tsunami offrendo loro maggiori e migliori possibilità di accoglienza, recupero, educazione e formazione nel paese. Per questo abbiamo realizzato un dormitorio all’interno di un centro di recupero per minori a rischio gestito dai salesiani nella città di Uswetakeiyawa.
A Luanda, in Angola, abbiamo costruito un centro sanitario specializzato nella prevenzione e nella cura contro la trasmissione dell’AIDS, dotato di laboratorio di analisi, stanze per le visite, stanze per le attività di educazione/prevenzione, farmacia.
In Bolivia abbiamo migliorato le condizioni di vita dei ragazzi di strada della città di Santa Cruz offrendo loro un percorso educativo di recupero che li porti al pieno reinserimento nella società, attraverso il potenziamento delle strutture di accoglienza della casa “Techo Pinardi”, gestita dai salesiani, presenti in Bolivia dagli anni Novanta.
In Burundi abbiamo migliorato le condizioni di vita dei minori sfollati e dei minori di strada di Bujumbura aumentando le loro possibilità di accesso all’educazione scolastica, attraverso la costruzione, presso il Centro Cité des Jeunes, di una biblioteca e di aule, dove i minori possono frequentare le lezioni scolastiche e studiare, di un dormitorio e della cucina/refettorio per l’accoglienza dei minori di strada.
Ad Addis Abeba, in Etiopia, abbiamo costruito un dormitorio e 5 aule scolastiche all’interno di un centro di accoglienza dei salesiano, mentre a Goma in Congo ci siamo impegnati in favore della bambine di strada favorendo il loro recupero e reinserimento sociale, attraverso la costruzione di una casa famiglia, all’interno del contesto salesiano, dotata di una stanza dormitorio, cucina e camera da pranzo, una sala studio e servizi per l’accoglienza di 20-30 bambini.
In Sudan ci siamo infine occupati del reinserimento sociale di bambini profughi e bambini soldato attraverso diversi progetti di scolarizzazione e formazione professionale.