L’appuntamento è per giovedì 26 novembre alle 11,30, presso la “Casa Famiglia Trenta Ore” di Pescara, in via Passo della Portella 3 (PE), si terrà la cerimonia d’inaugurazione della nuova palestra per la riabilitazione extra ospedaliera dei bambini e adolescenti malati di tumore, una delle iniziative sostenute dal Progetto Home di Trenta Ore per la Vita.
All’evento parteciperà Lorella Cuccarini, nostro socio fondatore, insieme al nostro presidente Rita Salci e Massimo Parenti, presidente di AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici), associazione che gestisce la “Casa Famiglia Trenta Ore”.
Con la realizzazione di questa palestra i bambini e adolescenti malati potranno proseguire, nei limiti del possibile, il percorso di crescita fisiologica caratteristico di questa delicata fascia d’età. Inoltre, la possibilità di svolgere una leggera attività sportiva con sufficiente regolarità darà rilevanti vantaggi dal punto di vista psicologico, in quanto contribuisce a restituire ai ragazzi un atteggiamento attivo e proattivo nei confronti del proprio corpo, soggetto a cambiamenti sconvolgenti causati dalla malattia e dalle terapie.
«Per noi, quest’anno, il Natale arriva con un mese di anticipo. Perché oggi si aggiunge un altro meraviglioso tassello a quel mosaico nato a Pescara nel 2003 che rappresenta l’edificante collaborazione tra Trenta Ore per la Vita e l’AGBE. Insieme abbiamo realizzato il nuovo reparto e day hospital di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Spirito Santo, la Casa accoglienza per le famiglie e oggi questa palestra. Il nostro è un mosaico a cui volutamente non abbiamo previsto confini di azione», è il commento di Rita Salci, presidente di Trenta Ore per la Vita.
«Grazie a Trenta Ore per la Vita per aver creduto in questo nuovo servizio per i piccoli pazienti, con la speranza che questa palestra possa ancor di più distoglierli dalla gravità della malattia che sono chiamati a combattere», aggiunge Massimo Parenti, presidente AGBE.
In Italia ogni anno circa 1.700 bambini (cinque al giorno) e 400 adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche e il dato è in aumento. I tumori colpiscono non solo i bambini, ma anche le loro famiglie. Il Progetto HOME aiuta queste famiglie a restare unite, anche nella difficoltà del momento, assicurando loro ciò di cui hanno davvero bisogno: una casa lontano da casa.