Attraverso un intervento di tipo educativo e psicosociale, il progetto di Trenta Ore per la Vita, promosso dal VIS, mira a ridurre e prevenire il fenomeno “ragazzi di strada” . Fenomeno molto diffuso a Goma nella Repubblica Democratica del Congo.
IL PROBLEMA
Goma e il conflitto senza fine
L’area intorno a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo è una zona tormentata dai conflitti dal 1994. La città, e l’area circostante, si trovano vicino al confine Est del Paese e ormai sono quasi 30 anni che la zona vive un’emergenza perenne. La guerra senza fine ha dato origine a una crisi umanitaria che ha colpito in particolar modo donne e minori.
La popolazione ha perso tutto durante la guerra, e sono migliaia le persone che vivono in stato di profondo disagio ed estrema miseria. Numerosi sono i ragazzi orfani che affollano le strade, che hanno vissuto esperienza di violenza e abbandono, e molti di loro sono ex soldati.
COSA ABBIAMO FATTO
Contrasto alla povertà
I progetti di cooperazione allo sviluppo del VIS, sostenuti da Trenta Ore per la Vita, sono stati quasi esclusivamente di tipo educativo, basati sul recupero dei ragazzi di strada, alfabetizzazione, difesa dei diritti umani e promozione della donna, formazione professionale e avviamento al lavoro dei giovani più poveri ed emarginati. Nel 2010 Trenta Ore per la Vita ha sostenuto “Maison Gahinja”, progetto del “VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” riguardante l’intervento educativo e psico-sociale per la riduzione e la prevenzione del fenomeno “ragazzi di strada” nella città di Goma. La “Maison Gahinja” è una filiale del Centro Giovanile “Don Bosco Ngangi”, che serve da centro di prima accoglienza per i bambini appena arrivati dalla strada