Sclerosi multipla, giovani mamme e bambini

Ogni giorno in Italia 6 donne scoprono di avere la sclerosi multipla, sono perlopiù giovani donne o giovani mamme (tra i 20 e i 40 anni) e da quel momento la loro vita e quella dei loro figli viene stravolta completamente.

Si stima che in Italia le giovani donne con SM tra i 16 e i 44 anni siano 33.000: spesso mamme o future mamme che stanno affrontando o dovranno affrontare le numerose sfide che la SM comporta.
Nonostante questi numeri, solo un 8% della popolazione sa che la sclerosi multipla è una malattia prevalentemente femminile (Indagine Doxa 2016).

Oggi grazie al progetto di Trenta Ore per la Vita e AISM, finanziato con l’edizione 2019, le mamme possono contare su una rete di supporto in 50 città italiane. In più, quest’anno l’obiettivo di Trenta Ore per la Vita 2020 in collaborazione con AISM è quello di estendere questa rete di protezione e di assistenza per le mamme con SM a 80 città italiane.

Attraverso una équipe composta da psicologi, legali, professionisti e volontari saremo insieme a AISM al fianco delle giovani donne e delle mamme con una forma grave di SM, per garantire loro un’assistenza personalizzata e domiciliare in tutte le attività quotidiane e nella loro sfida contro la malattia.

La rete di protezione sarà attiva in 80 città italiane con 100 volontari qualificati nell’accoglienza, nell’orientamento e nell’informazione, 650 volontari impegnati nelle attività e servizi di supporto diretto, 40 donne con SM volontarie per il confronto alla pari e per lo scambio di esperienze, 70 psicologi formati in SM per l’attivazione di percorsi di supporto psicologico ed emotivo, 40 consulenti legali per la consulenza e il supporto in tema di tutela dei diritti soprattutto in ambito lavorativo e altri operatori professionali specifici in base alle esigenze individuate (es, terapisti occupazionali).

La rete di protezione garantirà:

– supporto psicologico per le donne e per i loro bambini;
– sostegno nelle attività quotidiane domiciliari;
– consulenza e orientamento professionale (in particolare legale);
– informazione, formazione sulla gestione dalla SM;
– confronto e condivisione alla pari.

Si stima siano 12.000 le potenziali donne con SM (con figli) che potrebbero beneficiare del progetto. 
Mentre potrebbero essere 10.000 le persone che indirettamente potranno trarre dei benefici dalla rete di protezione rivolta alle donne: ovvero tutta la rete famigliare e sociale attorno alle mamme: in particolare figli, partner/coniugi e altri famigliari.

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