La bicicletta a triciclo di Livio
Appena iniziò a pedalare, Livio sorprese tutti e con lui iniziarono le pedalate di tutta la famiglia
Ecco alcune delle storie che hanno segnato il nostro percorso e i nostri progetti.
Il nostro ringraziamento va a chi le ha volute raccontare. E a voi, che con il vostro supporto avete permesso di dare una risposta concreta ai bisogni che emergono da queste storie.
Appena iniziò a pedalare, Livio sorprese tutti e con lui iniziarono le pedalate di tutta la famiglia
Davide ci insegna ogni giorno a non arrenderci ed a sfruttare ogni momento di benessere
Un giorno, a scuola, le maestre fecero indossare a tutti i bambini presenti un casco di carta ciascuno: proprio come è costretto a indossarlo Giordano.
Dopo poco tempo trascorso nella casa, non ci sentivamo più soli, ma parte di un’unica grande famiglia che si sosteneva a vicenda e che si arricchiva giorno dopo giorno.
La casa di Pescara ci ha donato un sostegno quando non sapevamo dove trovarlo, un sorriso quando eravamo tristi, una spalla su cui piangere quando ne avevamo bisogno.
Non ringrazierò mai abbastanza tutti per il supporto in quelli che erano i momenti più drammatici della mia vita.
Ero veramente stanca di vedermi così debole e fortunatamente trovai una palestra che faceva al caso mio e cominciai ad allenarmi tre giorni a settimana.
Anthea aveva dei bellissimi capelli lunghi, ma troppo lunghi, e quindi dovette tagliarli ed io li tagliai con lei.
È possibile la leggerezza quando tuo figlio si ammala di cancro e, nonostante due anni di chemioterapie, radioterapie e tre autotrapianti, muore? Ebbene, assurdamente e follemente, mi sento di rispondere “SÌ” con tutto il fiato che ho in gola.
Ilaria e Claudia sono vicine: una nella casa di Trenta Ore per la Vita e l’altra nell’ospedale vicino. Le lega il suono di un violino.
Michele e sua moglie decidono di aprire la loro casa a tutte quelle famiglie costrette lontano dalla loro città per curare i figli, supportandoli in ogni difficoltà.
Mamma Anna riesce a trasformare la lunga degenza in ospedale della figlia in un viaggio favoloso nello spazio.
Ci sono famiglie costrette ad inventarsi una casa dove non c’è per assistere i loro bambini malati di tumore. Come nel caso dei genitori di Luca.
Quel giorno Franco non riuscì a raggiungere la meta: solo quando riaprì gli occhi si rese conto che la sua corsa era terminata altrove.
Dopo la separazione dalla moglie, Franco si sentiva solo, disperato e senza prospettiva per il futuro.
Giovanni cercava di immaginare le vite degli altri: si chiedeva che vita facessero le persone intorno a lui. Era destino che la sua vita si intrecciasse con quella di Marco.
Quanti saluti ci scambiamo ogni giorno, dando per scontato che ci rivedremo? Il saluto che si era scambiato Michele con i suoi amici pochi secondi prima poteva essere l’ultimo.
Giuliano tutto poteva pensare, tranne di essere in grado di salvare una vita.
Manuela e suo marito stavano trascorrendo una serata da pensionati e da nonni, finalmente senza colpi di scena. Ma quando meno ce l’aspettiamo, la vita può metterci alla prova.
Era una mattina come tante altre e Sonia, mamma di Marco, si stava preparando per andare a lavoro.
Un ragazzo di 19 anni, grazie all’aiuto di Marco, infermiere del 118, riesce a salvare sua madre.
Una giovane donna si sveglia in un letto d’ospedale con accanto una dottoressa. La ragazza non ricorda assolutamente nulla, del perché si trovi lì.
Una mamma sta passeggiando con suo figlio, Matteo, di circa 3 anni. Ad un certo punto, squilla il cellulare della donna che si volta per rispondere.
Nonna Rosa, racconta la vita di ogni giorno della sua famiglia all’interno della Casa Trenta Ore per la Vita di Pescara
Durante una partita di basket uno dei ragazzi in campo accusa improvvisamente un malore e si accascia a terra. Sul posto non c’era un defibrillatore.
Alessio sta seguendo gli allenamenti di una squadra di calcio e ripensa ai momenti della fatidica partita in cui ha perso, per arresto cardiaco, il fratello gemello Giorgio.
Alessandro ha la passione per la bici. Un giorno, viene investito da un’automobile che gli sbuca davanti all’improvviso.
Una signora anziana ricorda i momenti di vita quotidiana vissuti con il marito e si rivede in un flashback mentre assiste al suo soccorso da parte dei volontari della Croce Rossa Italiana