Cinzia è una donna e una mamma con la sclerosi multipla. Nonostante la malattia, Cinzia è una persona solare e anche nei momenti più difficili della malattia, Cinzia cerca di non perdere mai il sorriso perché vuole essere un esempio per le sue bambine.
La diagnosi di SM è arrivata poco dopo la nascita di Virginia, la sua seconda bambina. I problemi alle gambe riscontrati in gravidanza non accennavano a diminuire e così decise di approfondire con esami specifici, fino a quando non scoprì di avere la sclerosi multipla.
La malattia ha cambiato la mia vita, quella di mio marito e delle mie due figlie. Una mamma non vorrebbe mai essere causa del dolore dei propri cari: anche questo è il prezzo da pagare alla SM. Quando andai in ospedale per fare tutti gli accertamenti vissi quel primo ricovero come un trauma: ricordo di essere scoppiata in lacrime quando lasciai la piccola di 5 mesi al papà e alla sorella maggiore. Per il tipo di accertamenti, dovetti rinunciare all’allattamento, per me uno dei momenti-più importante per la crescita dei bambini. Ci sono giorni in cui sono stanca e penso che da sola non ce la posso fare. In quel momento guardo le mie bambine e tutto passa.
Con Matilde e Virginia cerco di rendere speciale ogni occasione, come quando balliamo o facciamo l’Hula Hop, io seduta in carrozzina e loro intorno a me, e per un momento la SM non esiste. Ma a volte Virginia, la più piccola, mi lascia senza parole e mi dice: “Vorrei vivere una mamma senza bastone. perché a volte non posso correre o pattinare con lei”.