Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo: una serata nel cantiere, in ricordo di Vincenzo

Lo scorso 14 marzo siamo stati sul cantiere del Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo, a Bari.

Una serata speciale, in un luogo simbolico e importante.

L’occasione è stata quella di verificare l’avanzamento dei lavori per la costruzione del Villaggio: il cantiere è ormai alle sue fasi finali e le 10 unità – di cui 8 abitative, 1 destinata a reception/ufficio/guardiania e 1 destinata ad attività di riabilitazione – sono state costruite. Mancano le rifiniture, i pavimenti e gli arredi.

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Ma la scelta della data non è stata affatto casuale: il 14 marzo Vincenzo Farina, figlio di Chiara e Michele Farina – presidente di Agebeo – avrebbe compiuto 37 anni.

L’Associazione A.Ge.B.E.O. (Associazione Genitori Bambini Emato-Oncologici), fondata nel 1990 da un gruppo di genitori che ha vissuto con i propri figli la dolorosa esperienza della leucemia e della lotta contro il cancro infantile, diventa, infatti, nel 2003 “A.Ge.B.E.O. e amici di Vincenzo Onlus”, dopo la scomparsa di Vincenzo, a causa della leucemia.

Il dolore e la sofferenza per la perdita di Vincenzo si sono trasformati in una forte determinazione finalizzata ad aiutare altre famiglie che ogni giorno vivono con angoscia e disperazione lo stesso dramma.

Da 20 anni la famiglia di Vincenzo è impegnata in questa missione e nel mantenere una promessa: alleviare le difficoltà e i disagi quotidiani affrontati da tutti i genitori di pazienti della pediatria oncoematologica; problemi legati soprattutto alla necessità di reperire un alloggio, duranti i lunghi mesi di terapia lontani da casa, così come in occasione di ricoveri e follow-up.

Gli inizi

È sembrato quindi quasi “naturale” che le strade di Agebeo e Trenta Ore per la Vita si incrociassero: in occasione della nostra campagna di raccolta fondi del 2014, infatti, Agebeo è stata tra le associazioni coinvolte nel Progetto Home e ha beneficiato di una parte delle donazioni raccolte in occasione della campagna. Lo scopo era proprio quello di realizzare il sogno di Michele, Chiara e di tantissimi altri genitori pugliesi alle prese con figli affetti da patologie come quella di Vincenzo: costruire un Villaggio dell’Accoglienza per le Famiglie e i bambini del Policlinico di Bari.

Noi di Trenta Ore per la Vita, insieme a tutti voi che ci avete sostenuto e ci sostenete, abbiamo sposato questo sogno: la costruzione del Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo ha beneficiato anche di parte delle donazioni raccolte in occasione delle campagne del 2016, 2017, 2019 e 2020.

La prima pietra è stata posata nel 2015 e nel 2016 è stato inaugurato il cantiere: quel giorno c’eravamo anche noi di Trenta Ore per la Vita, per ribadire il nostro impegno al progetto e per celebrare una giornata così importante.

Da allora, grazie all’impegno incessante di Michele e degli amici di Agebeo, i lavori sono andati avanti. Si è creata anche una positiva collaborazione con il settore pubblico: il Villaggio, infatti, sorge su un’area confiscata alla mafia, assegnata al Comune di Bari e poi ad Agebeo. Nel frattempo, proprio grazie all’impegno del Comune di Bari e della Regione Puglia, sono state reperite altre risorse economiche fondamentali per il completamento dell’opera.

Oggi: un sogno che diventa realtà e un'altra promessa mantenuta

Non a caso il 14 marzo eravamo insieme anche a tante figuri istituzionali locali, a partire dal Sindaco di Bari, Antonio Decaro, accompagnato dagli assessori della Giunta Comunale interessati dall’opera, passando per rappresentanti della Regione Puglia e del Municipio su cui sorge il Villaggio. Il sostegno delle istituzioni pubbliche a questa iniziativa non può che renderci felici e convincerci ancor di più, se necessario, dell’alto valore sociale dell’opera per l’intera comunità barese e pugliese.

A distanza di 9 anni dal vostro supporto al Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo abbiamo potuto toccare con mano le mura di questa opera, unica nel suo genere in tutta la Puglia, non è più un sogno… è una realtà!

Per questo, non ve lo neghiamo, la serata è stata molto emozionante. Sicuramente ha contribuito a questa emozione anche la bellissima musica di Paride Losacco (violinista) e Mattia Vlad Morleo (compositore), così come le parole messe in scena dagli allievi della scuola di teatro Compagnia del Sole. Così come vedere la partecipazione della città, delle istituzioni, di molte famiglie che hanno beneficiato o stanno beneficiando delle attività di Agebeo negli ospedali e nei reparti pediatrici baresi, e che ben conoscono l’importanza del nascituro Villaggio. Per non parlare dell’emozione di Michele, di Chiara e di tutti i volontari e le volontarie di Agebeo…

Bene, tutto questo, ci ha emozionato!

Ed è anche grazie a voi, al vostro supporto e alla vostra fiducia, se un altro importante progetto è ormai realtà. Il Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo è anche vostro. E grazie a voi abbiamo potuto dare una casa lontano da casa a tutte le famiglie alle prese con una grave malattia di un figlio.

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