volontari volentieri
Luca con sua mamma Barbara

Luca aveva quattro anni quando si è ammalato di leucemia. «Dopo la conferma della diagnosi – racconta Barbara, sua madresiamo arrivati in ambulanza all’ospedale di Bologna. Eravamo spaventatissimi e ci sentivamo smarriti. Con tutta l’innocenza dei suoi quattro anni piangeva perché voleva tornare a casa e io piangevo perché sapevo che a casa non saremmo tornati e ci attendeva una dura prova».

A un certo punto, all’improvviso, la svolta. «Si è avvicinata a Luca una volontaria e gli ha teso un palloncino a forma di spada, come quelli dei pagliacci. Sarà stato il tono della voce calmo e rassicurante, sarà stato quel palloncino tutto colorato oppure il grande sorriso della volontaria, ma Luca smise di piangere e allungando la sua manina rispose che voleva fare una spada rossa».

Quando un bambino si ammala di tumore, si ammala tutta la famiglia e il volontario, sempre pronto ad un sorriso, presente e mai invadente, rappresenta la luce che riaccende la speranza.

Con il progetto “Volontari Volentieri”, Trenta Ore per la Vita, insieme all’Associazione AGEOP, intende sviluppare un nuovo percorso professionale di formazione dei volontari che supportino l’équipe medica nei progetti rivolti ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie.

“Non c’è stata una sola mattina di terapia in cui Luca mi abbia detto che non voleva andare in ospedale. Ogni volta che entravamo in reparto lui sorrideva”, è la testimonianza di Barbara.

Per i piccoli pazienti come Luca basta un sorriso per sentirsi a casa anche in ospedale.

Basta poco per aiutarci. 

Fino al 31 ottobre puoi donare con carta di credito al numero verde 800.33.22.11 oppure online sul nostro sito.

Clicca qui per conoscere tutte le altre modalità di donazione.


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